A Padenghe sul Garda il 13° Convegno Soci Trasformatori GIFCO
Oltre cento imprenditori provenienti da tutte le parti d’Italia si sono dati appuntamento lo scorso 29 settembre sul lago di Garda, per il consueto convegno annuale dei Soci Trasformatori GIFCO.
Un comparto, quello dell’imballaggio in cartone ondulato, che come la produzione italiana stenta a riprendere quota e a riportare in crescita i volumi fino ai livelli pre-crisi del 2007. Inizialmente atteso per il 2012, l’anno in cui si sarebbero dovuti realizzare risultati di soddisfazione è stato posticipato almeno al 2015; questo è quanto affermato da Piero Attoma, Presidente del Gruppo, che, con un breve intervento di apertura, ha voluto ricordare come i risultati positivi avuti nel 2010 non si sono ripetuti lo scorso anno, che ha segnato una flessione di oltre 1,7 punti percentuali in termini di peso.
Sarà proprio a causa di questo difficile momento che l’industria sta attraversando (la crisi peggiore degli ultimi 45 anni a detta di molti) che i produttori hanno dato vita ad una vivace giornata fatta di scambi di pareri e consigli, alla ricerca della ricetta per traghettare le proprie aziende fuori dalla stagnazione in cui bassi consumi delle famiglie e scarsa fiducia nei mercati, sembrano averle bloccate. La ripresa non può però iniziare senza prima aver ritrovato all’interno della propria azienda la forza ed il coraggio necessari per trasformare la paura e l’indecisione in nuovo entusiasmo e slancio; questo è il messaggio lanciato dal primo relatore della giornata, Andrea Dalledonne di ADD consulenza per l’impresa. “Oggi non è la crisi il vero problema, ma la perdita di entusiasmo e quando lo si perde torna la paura, che genera indecisione, si perde la propensione al rischio e si continua a rimandare a domani” esordisce Dalledonne, il quale proseguirà il resto del proprio intervento spronando a diventare parte attiva della ripresa, ricercando lo stesso entusiasmo e la medesima passione che hanno caratterizzato gli esordi e i tempi migliori.
La mattinata dei lavori è proseguita con Roberto Della Casa di Agroter, che ha tracciato l’evoluzione del mercato del largo consumo e ha descritto come sono cambiate le abitudini dei consumatori negli ultimi anni. “Se nel 2010 lo scontrino medio della spesa ammontava a 100 euro, nel 2011 si è ridotto a 93 e quest’anno ci aspettiamo un ulteriore calo” afferma Della Casa, il quale prosegue riportando che però è aumentata la frequenza in cui ci si reca al supermercato. È anche cambiato l’approccio del consumatore nei confronti dello spreco di cibo, con un aumento dell’attenzione a non acquistare più di quanto possa essere consumato ed una ricerca di porzioni adatte alle nuove generazioni di famiglie, meno numerose del passato, e dei single. Di conseguenza la GDO ha rimodulato la propria offerta di prodotti, promuovendo le private label e spostando il concetto di convenienza da “tanto a poco” a “giusto e di qualità”.
Al convegno ha preso parte anche Stefano Bonini dell’Università Bocconi di Milano, con una presentazione dal taglio economico sull’attuale stato di salute dell’economia italiana e sulle aspettative del comparto dell’ondulato per il prossimo futuro. Secondo Bonini la crescita del PIL italiano nell’ultimo decennio, è tra le più lente fra le economie sviluppate nel mondo e, dal 2007 ad oggi, il trend è negativo così come quello della produzione industriale. Su un campione di 250 aziende produttrici di imballaggi in cartone ondulato, l’andamento del fatturato degli ultimi quattro anni evidenzia una sostanziale stabilità, mentre a ridursi sono le performance reddituali.
Non sono mancate, infine, le presentazioni dei Soci Simpatizzanti HP, RTS, B+B, Fossaluzza, EDF Europe e Favalessa; quest’ultimo ha voluto offrire ai presenti un flûte di prosecco di propria produzione con l’auspicio per tutti di tornare presto a brindare di successi e profitti.