Tre studi scientifici rompono gli stereotipi sugli imballaggi riutilizzabili
FEFCO – Federazione Europea dei Fabbricanti Cartone Ondulato ha recentemente pubblicato tre studi condotti da una società di consulenza indipendente (Ramboll) e da un istituto di ricerca (VTT) realizzati con l’obiettivo di valutare l’impatto degli imballaggi in cartone ondulato riciclabili rispetto agli imballaggi in plastica riutilizzabili, giungendo ad una serie di conclusioni importanti contenute nel white paper preparato dall’istituto di ricerca VTT. Il documento fornisce una visione critica sul riciclo ed il riutilizzo degli imballaggi nell’economia circolare europea e va verso la proposta di una normativa ad hoc che disciplini l’uso degli imballaggi a seconda dello scopo, definendo così anche una gerarchia sul ciclo di vita degli stessi.
Tutto il materiale e gli studi in questione sono disponibili sul sito FEFCO alla pagina
https://www.fefco.org/eu-policy/recycling-vs-reuse-packaging-project
Comparative LCA
La valutazione comparativa del ciclo di vita sottoposta a revisione paritaria mette a confronto l’impatto ambientale delle scatole in cartone ondulato e delle casse di plastica durante il trasporto di prodotti agricoli su distanze medie in Europa. I risultati mostrano che:
- Il sistema del cartone ondulato è più vantaggioso in 10 delle 15 categorie di impatto, inclusi il cambiamento climatico, l’uso totale delle risorse comprese quelle fossili, minerali e metalli.
- L’analisi di break-even mostra che le casse di plastica dovrebbero raggiungere un minimo di 63 rotazioni per superare le prestazioni delle scatole di cartone ondulato nella categoria di impatto sul cambiamento climatico. Secondo l’analisi del ciclo di vita (LCA), il tasso medio di riuso delle casse riutilizzabili in plastica è di 24 rotazioni, quindi al di sotto del punto di pareggio.
Hot spot analysis
L’analisi hot spot della catena logistica dell’e-commerce valuta le soluzioni riciclabili di cartone ondulato rispetto a quelle riutilizzabili di plastica. Lo studio ha identificato 51 hot spots, o fasi del ciclo di vita, che rappresentano una parte significativa dell’impatto ambientale degli imballaggi all’interno della catena di approvvigionamento. Questi i primi tre hot spots: 1. Il numero reale di utilizzi per soluzioni a uso multiplo è il parametro più importante, poiché non esistono dati ufficiali dell’UE e i dati disponibili non sono sempre trasparenti. 2. I parametri logistici (ad es. stoccaggio, distanze di trasporto, capacità di carico, smistamento) sono classificati al secondo posto, indicando che le distanze di trasporto hanno un maggior impatto in particolare sulle emissioni, e continueranno a influenzare il ciclo di vita del prodotto. 3. La percentuale di materiale riciclato utilizzato nella produzione è un altro punto chiave in quanto i dati sul contenuto di riciclato degli imballaggi riutilizzabili sono limitati.
Al contrario, è assodato che gli imballaggi in cartone ondulato contengono in media l’89% di contenuto riciclato.
White paper
Il white paper, preparato dall’istituto di ricerca VTT, fornisce una visione critica sul riciclo ed il riutilizzo degli imballaggi nell’economia circolare europea.
Le conclusioni dello studio, sintetizzate da FEFCO
Il concetto di “fit for purpose” o di imballaggio “adatto allo scopo” dovrebbe essere centrale nella proposta della Commissione europea relativa alla direttiva sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio (PPWD), poiché contribuisce a raggiungere la circolarità e la neutralità climatica riducendo al contempo i rifiuti.
Sia le soluzioni di imballaggio riciclabile in cartone ondulato che quelle riutilizzabili potrebbero fornire soluzioni appropriate a seconda dei requisiti dell’imballaggio e dovrebbero essere prese in considerazione dalla Commissione europea quando propone una normativa.
La gerarchia dei rifiuti dovrebbe essere migliorata in base al ciclo di vita, poiché gli imballaggi riutilizzabili non sono sempre la soluzione più sostenibile. E adesso è anche provato scientificamente.
Gli impatti ambientali possono semplicemente cambiare, non scomparire, come risultato dell’aumento dei sistemi di riutilizzo.
Non esiste una scelta migliore ovvia quando si deve scegliere tra soluzioni di imballaggio riciclabili e riutilizzabili poiché i risultati variano in modo significativo caso per caso.
Ciò dimostra la chiara necessità di evitare politiche universali e di concentrarsi piuttosto su soluzioni adatte allo scopo.
Il passaggio a sistemi riutilizzabili comporta notevoli investimenti economici iniziali, creando così nuovi costi relativi al lavaggio, riparazione, ecc., gravando di conseguenza sull’ambiente e senza alcuna garanzia di successo.